Ptychoverpa bohemica (Krombh.) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris): 34 (1907).
1–5 cm, campanulato-conico, spugnoso, color nocciola, libero dal gambo.
6-15 x 0,5–3 cm, cilindrico, biancastro e cavo.
Inconsistente.
Probabilmente simbionte e saprofita nei diversi stadi del ciclo vitale, fruttifica in boschi di latifoglie e a volte conifere, in primavera. Più frequentemente nelle vicinanze di corsi d'acqua, dove il terreno è impregnato, sotto salici, ontani, pioppi ma anche Prunus selvatici.
La presenza dI Gyromitrina in questo fungo, nociva per l'uomo, non è mai stata riscontrata. I quadri clinici legati alle intossicazioni di questo fungo infatti non sono stati riconducibili alla sindrome gyromitra, come riportato dallo studio di Sitta e Davoli.[1]
Dal greco ptux, ptukhos = piegato, arricciato