Charpentieria itala (G. von Martens, 1824) è un gasteropode terrestre della famiglia dei Clausilidi[1][2][3][4][5][6].
L'animale è di colore marroncino o nero, variabile localmente. La conchiglia è marrone e liscia, striata o costata; i punti di giuntura della spirale sono spesso più chiari e in genere segnati da papille bianche[6]. Mediamente raggiunge i 14-23x3-5 mm, dimensioni che possono cambiare di zona in zona[6].
Si nutre di alghe e licheni che crescono sulle superfici rigide[6]. Il ciclo vitale è sconosciuto: le uova, che sono state osservate, sono ovali, di circa 2x2,5 mm[6].
La specie comprende diverse sottospecie, che sono state definite tradizionalmente sulla base di pochi caratteri morfologici[6]; la lista comprende le seguenti[2][3][4][5]:
La specie è nativa, e ampiamente documentata, dell'Italia continentale (Alpi meridionali e Appennini settentrionali), della Francia sudorientale e della Svizzera meridionale (Ticino); è stata inoltre introdotta, forse tramite le coltivazioni di viti, in vari siti dell'Europa centrale, fra cui l'Austria e la Germania[1][3][6].
Riguardo al suo habitat, può essere rinvenuta frequentemente su rocce o vecchi muri di pietra, spesso all'interno di insediamenti umani, e meno spesso nelle foreste decidue, nei ceppi e fra le foglie cadute[1][6]. In Svizzera è stata rinvenuta a un'altitudine di 1700 mslm[6].
Charpentieria itala (G. von Martens, 1824) è un gasteropode terrestre della famiglia dei Clausilidi.
Charpentieria itala is een slakkensoort uit de familie van de Clausiliidae.[1] De wetenschappelijke naam van de soort is voor het eerst geldig gepubliceerd in 1824 door G. von Martens.
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